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26 novembre, Giornata mondiale dell’olivo. Simbolo di pace, benessere e gusto

26/11/2023
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News

L’obiettivo della Giornata mondiale dell’olivo 2023 (#WOD2023), quest’anno incentrata anche sul ruolo fondamentale delle donne nel mondo dell’olio d’oliva, è di incoraggiare la protezione di questa incredibile pianta e dei valori che incarna, per apprezzarne l’importante significato sociale, culturale, economico e ambientale per l’umanità. Conservare e coltivare l’olivo è un imperativo crescente, dato che il mondo combatte e si adatta ai cambiamenti climatici. La protezione del patrimonio culturale e naturale, compresi i paesaggi, è al centro della missione dell’UNESCO e la celebrazione della Giornata mondiale dell’olivo rafforza gli sforzi di sostenibilità ambientale.

 

La Giornata mondiale dell’olivo è stata proclamata in occasione della 40a sessione della Conferenza generale dell’UNESCO nel 2019 e si svolge il 26 novembre di ogni anno. Anche perché l’ulivo, e nello specifico il ramo d’ulivo, assume un significato importante nella vita di tutti. Fin dall’antichità, simboleggia infatti la pace, la saggezza e l’armonia e come tale è importante non solo per i Paesi in cui questi nobili alberi crescono, ma per le persone e le comunità di tutto il mondo.

In occasione della Giornata mondiale dell’olivo c’è molto da imparare, condividere e celebrare e l’UNESCO incoraggia tutti a partecipare attraverso varie attività come dibattiti, conferenze, workshop, eventi culturali e presentazioni o mostre.

 

Come spiega la Direttrice generale

dell’UNESCO Audrey Azoulay:

“L’olivo è un albero universale,

che accompagna l’umanità da migliaia di anni,

incarnandone le aspirazioni;

perché con la sua leggendaria longevità

e la capacità di risorgere dalle proprie ceneri,

va oltre la miopia del momento:

piantare un olivo e mangiarne i frutti

significa unirsi alla catena dell’umanità”.

L’olivicoltura svolge anche un ruolo importante nella lotta contro il cambiamento climatico garantendo un bilancio positivo del carbonio: durante l’intero suo ciclo colturale assorbe infatti un quantitativo di CO2 superiore al gas a effetto serra che viene liberato durante tutto il processo di produzione dell’olio di oliva. Senza dimenticare che l’olio di oliva e le olive da tavola sono alimenti della nostra tradizione, oltre che tra gli ingredienti fondamentali della Dieta Mediterranea.

 

Tra i condimenti, l’olio extravergine di oliva è probabilmente il più sano, consigliato per tutte le età e può essere inserito anche nello svezzamento dei lattanti. Utilizzare l’olio extravergine di oliva significa dare un sostegno concreto e quotidiano al nostro benessere. Perché è di facile digestione e completamente assimilabile, oltre a svolgere una preziosa funzione di protezione dell’apparato gastro-intestinale. L’olio extravergine di oliva è anche una fonte naturale di vitamina A, oltre che di vitamina E, un potentissimo antiossidante, chiamata per questo la vitamina della bellezza.“ Il vino che rallegra il cuore dell’uomo, l’olio che gli fa risplendere il volto” si legge nel Libro dei Salmi dell’Antico Testamento.

“L’olivo è molto più di un semplice albero dal tronco nodoso; è l’incarnazione emblematica dei valori di pace, saggezza e speranza, valori che desideriamo celebrare oggi, in questa Giornata mondiale”, così sempre l’UNESCO celebra questa meraviglia della natura. Un momento anche di condivisione di tradizioni, cultura e, appunto di pace. Un evento che si può vivere ovunque sul territorio italiano dove è presente un albero di olivo. Ma che trova un territorio di elezione, ad esempio, nella piana degli ulivi in Puglia. Delimitata dai Comuni di Ostuni, Fasano, Monopoli e Carovigno, in quest’area sono presenti qualcosa come 250mila ulivi, molti dei quali secolari, alcuni certamente millenari. Le cui dimensioni possono anche superare i 10 metri di circonferenza e dalle forme più incredibili. È possibile visitare questo grande patrimonio così radicato nel territorio pugliese anche grazie a una rete di sentieri e strade storiche che il progetto “Millenari di Puglia” ha identificato per consentire la conoscenza di questi ulivi millenari e spettacolari.