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Bio e Made in Italy: un binomio in crescita, soprattutto in Nord Europa

13/02/2023
copywriter-ohi-vita
Benessere

Il mercato dei prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali ha raggiunto i 3,4 miliardi di euro di valore, mettendo a segno una crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Per altro, il riconoscimento del bio Made in Italy sui mercati internazionali e testimoniato anche della crescita di lungo periodo (+181% rispetto al 2012, un valore quasi triplicato) e dalla quota di export sul paniere Made in Italy, con un peso del 6% sull’export agroalimentare italiano totale nel 2022.

 

Secondo FederBio, nel 2022 la gran parte delle esportazioni del bio italiano ha riguardato il food ma è rilevante anche il ruolo del vino. Negli ultimi 10 anni, spiega Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio, “Le esportazioni di biologico made in Italy sono letteralmente esplose, facendo diventare l’Italia il principale esportatore di alimenti bio a livello internazionale dopo gli Usa”. I Paesi Scandinavi, in particolare, aggiunge, “sono mercati dove la richiesta di prodotti biologici made in Italy e in crescita, prodotti che uniscono attenzione alla sostenibilita con la qualita elevata delle produzioni agroalimentari italiane e incorporano valori culturali, sociali e ambientali riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo”.

 

Un risultato ancora più marcato se si considerano Danimarca e Svezia, ovvero due Paesi che hanno registrato un incremento delle vendite bio rispettivamente del +183% e del +176% negli ultimi 10 anni e che si presentano come territori di grande interesse per il Made in Italy.  Tutti i numeri del bio in Scandinavia sono positivi: la Danimarca e l’ottavo mercato al mondo per valore delle vendite di prodotti bio sul mercato interno con 2.240 milioni di euro e una quota di vendite bio sul totale della spesa alimentare pari a ben il 13% (quasi raddoppiata rispetto al 2010). Segue a pochissima distanza la Svezia, nono consumatore mondiale di prodotti bio, con un valore di 2.193 milioni di euro e un peso del bio che sfiora quasi il 9%.

 

Alta anche la spesa pro-capite per prodotti bio: 384 euro in Danimarca e 212 euro in Svezia che fanno si che i due Paesi si collochino ai vertici della classifica mondiale, rispettivamente al secondo e quinto posto. Nel confronto internazionale, nel percepito dei consumatori danesi,

 

l’Italia si posiziona al primo posto tra i Paesi che producono i prodotti bio di maggiore qualita: a pensarla cosi e il 38% degli user bio. Olio extra vergine d’oliva, formaggi, conserve di pomodoro, salumi, formaggi e vino sono i prodotti italiani a marchio bio piu acquistati dai consumatori scandinavi ma anche le categorie per i quali il consumatore e piu interessato al binomio bio-Made in Italy.

 

Dal recente rapporto presentato da Nomisma risulta, invece, che il vino e uno dei prodotti bio piu diffusi sul mercato scandinavo. In Svezia, l’Italia e leader assoluto con un peso sul totale delle vendite di vino bio del 42% sia a valore che a volume nel 2021. Un successo da ricondurre in primis all’ottimo posizionamento di alcuni territori come Veneto (grazie al Prosecco che rappresenta la denominazione a marchio bio piu venduta in Svezia), Sicilia e Puglia.

 

Nel 2022, sempre secondo l’analisi realizzata da Nomisma, l’89% delle famiglie italiane ha acquistato alimenti bio almeno una volta: 7 consumatori su 10 sono soddisfatti della presenza di prodotti bio freschi e il 62% valuta in modo positivo il modo in cui i prodotti bio sono disposti sugli scaffali all’interno dei punti vendita. Per quanto riguarda le categorie di prodotti bio maggiormente vendute, troviamo al primo posto pasta, prodotti da forno, conserve, sughi con un peso del 57% sul totale delle vendite come valore, seguono con il 21% il fresco (formaggi, salumi, yogurt, uova) e l’ortofrutta (12%). A livello generale, i prodotti maggiormente venduti restano uova, confetture e i sostitutivi del latte.