BIS!, la campagna nazionale contro lo spreco alimentare passa dalla food-bag
Nel 2021, nella pattumiera sono finiti in media 595,3 grammi pro capite a settimana di cibo, ovvero 30,956 kg annui, quasi il 15% in più sull’anno precedente. Il tutto per un valore complessivo di 7,37 miliardi di spreco alimentare, che corrisponde a 1,8 milioni di tonnellate di cibo l’anno. E se si include anche lo spreco alimentare di tutta la filiera, dalla produzione al commercio, si arriva a superare i 5 milioni di tonnellate pari a quasi 10,5 miliardi. È il quadro che emerge dal rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International che ha analizzato gli 8 Paesi più spreconi. Nella hit degli alimenti più spesso sprecati svetta la frutta fresca (27%), seguita da cipolle aglio e tuberi (17%), pane fresco (16%), verdure (16%) e insalata (15%). Secondo l’83% degli italiani, sprecare cibo significa anche sprecare denaro e, quindi, una gestione oculata va di pari passo con quella del bilancio familiare. Senza dimenticare anche l’effetto diseducativo per i giovani (83%), l’immoralità di gettare cibo (80%) e risorse (78%) e l’ inquinamento ambientale (76%).
Il cibo che resta dopo pranzi e cene rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari e, quindi, promuovere, attraverso una vera e propria alleanza tra istituzioni pubbliche e Associazioni, una maggiore consapevolezza del valore del cibo è un’operazione importante. Che si può svolgere, ad esempio, attraverso la diffusione della food-bag nella ristorazione, ovvero di uno di quei contenitori che servono a portarsi a casa ciò che abbiamo avanzato al ristorante. Questo il senso della Campagna Nazionale BIS! contro lo spreco alimentare, realizzata da Anci e finanziata dal MITE:
“La campagna, prevista dalla Legge 166/2016 sugli sprechi alimentari, intende coinvolgere gli esercizi di ristorazione verso l’adozione di misure e strumenti di comunicazione – rivolti ai propri clienti – che promuovano attivamente la pratica virtuosa dell’asporto del cibo avanzato nella ristorazione commerciale, la cosiddetta food-bag”.
Grazie alla collaborazione con il CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi in Alluminio), le prime 250 attività di ristorazione che aderiscono alla campagna ricevono un kit di benvenuto composto da circa 200 contenitori da asporto, e materiali di comunicazione da utilizzare nel proprio locale. A supporto della campagna e delle attività di sensibilizzazione attivate dai ristoratori nei confronti dei propri clienti, sono stati infatti predisposti spot audio, pillole video, banner web e materiale grafico liberamente scaricabili dal sito web del progetto.
La Campagna Nazionale BIS! fa parte di un progetto più ampio sulla riduzione degli sprechi alimentari finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE), che prevede anche altre attività per la prevenzione nella ristorazione scolastica. Spiega il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, delegato Anci per Energia e Rifiuti: “Rinunciare a portare a casa il cibo che non finiamo di consumare al ristorante è come uscire lasciando le luci accese. Occorre maturare questa consapevolezza per avere la corretta percezione dell’impatto che lo spreco alimentare genera sull’ambiente e sull’economia. E siccome la lotta agli sprechi è un fondamento dell’economia circolare, Anci, MITE, Cial e Federazione Italiana Cuochi lanciano questa campagna che punta a caratterizzare come virtuoso un comportamento oggi ancora troppo poco adottato. Per produrre ciò che viene sprecato impieghiamo risorse, energie e denaro sottratti ad altri scopi: dovere civico di tutti noi è non gettare, insieme al cibo, tutti questi sforzi e queste risorse nella pattumiera. L’uso della food-bag deve diventare una consuetudine e sono felice che già numerose attività di ristorazione abbiano aderito, dimostrando che la sensibilità e la buona volontà per compiere passi in avanti sono già mature”.