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Cresce la voglia di tisane, per prendersi cura di sé in armonia con la natura

19/05/2022
copywriter-ohi-vita
Benessere

Che cosa c’è di meglio di una buona tazza di tisana nei momenti di relax o alla sera, prima di dormire? Sono sempre di più gli italiani che acquistano tè, tisane e infusi e il mercato ha registrato una crescita a doppia cifra. E se il fenomeno è in sensibile aumento da circa quindici anni, con la pandemia i numeri sono addirittura esponenziali, con un giro d’affari pari a 117 milioni di euro, secondo i dati della Nielsen nel 2020.

 

A convincere sono i benefici che questo rituale semplice e rilassante può apportare, ma anche il desiderio di adottare stili di vita e di cura di sé sempre più in armonia con la natura, a partire dalla ri-scoperta delle proprietà delle erbe officinali, il primo rimedio a cui l’uomo si è affidato per stare in forma.

 

Una vera e propria svolta culturale che si è accompagnata ad una crescita dei consumi anche nel settore della ristorazione: la tisana sta uscendo dalle mura domestiche e ora sta diventando un’abitudine salutare anche al bar. Sono infatti i locali pubblici a sostenere il notevole incremento della richiesta, anche da parte dei giovani, tra cui stanno spopolando il rooibos, l’infuso africano dalle innumerevoli proprietà benefiche e privo di caffeina, e il kombucha, leggermente frizzante, ottenuto dalla fermentazione del tè zuccherato, probiotico e con una leggerissima gradazione alcolica, tra lo 0,5 e l’1%, che lo rende gradevole anche come accompagnamento dei pasti o come aperitivo. Le tisane sono apprezzate in tutte le stagioni, sia nella versione calda che in quella fredda, e hanno addirittura superato il tè, con la camomilla sempre più protagonista dei nostri consumi, con un incremento del 19%.

In Italia, purtroppo, il 70% delle piante officinali è importato dall’estero, uno spreco di potenzialità produttive, come ha fatto osservare recentemente il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, perché le nostre caratteristiche climatiche e territoriali si presterebbero a investire in un settore ad alta redditività e capace di integrarsi con la crescita dell’agriturismo, altro trend consolidato e sempre più amato nel nostro Paese.

Quali sono le tisane più adatte per la stagione primaverile? Soprattutto quelle a base di erbe che possono vantare proprietà detossinanti, drenanti e rilassanti. Vediamone alcune:

  • Per depurare l’organismo, stimolare la diuresi ed eliminare liquidi e tossine in eccesso sono indicate l’ortica, il carciofo, la verga d’oro e i peduncoli di ciliegio;
  • Per attivare il metabolismo e facilitare il consumo dei grassi sono utili lo zenzero, il limone e l’ibisco;
  • Per ridurre la ritenzione idrica e contrastare inestetismi come la cellulite possono servire la betulla e la gramigna;
  • Per combattere lo stress e l’ansia e migliorare la digestione sono consigliate la passiflora, la melissa, la curcuma e la lavanda;
  • Per rigenerare il fegato e disintossicarsi sono validi alleati la radice di cardo mariano e il tarassaco, dalle spiccate proprietà depurative;
  • Per energizzare e contrastare la stanchezza legata al cambio di stagione niente di meglio di ginseng e limone, da evitare però alla sera se si soffre di insonnia;
  • Per migliorare il riposo e distendersi tiglio, biancospino, valeriana sono ideali, insieme alla camomilla. La linea Ohi Vita propone la camomilla arricchita con melatonina per facilitare ancora di più il sonno e un riposo di qualità.

 

Ce n’è per le esigenze e i gusti più diversi, ricordando di non superare le tre o quattro tazze di tisana al giorno e di variare il tipo di bevanda che si sceglie, per godere appieno di tutti i vantaggi delle erbe officinali, senza correre il rischio di sovraccaricare il nostro organismo.

 

 

Perciò a casa, come al bar, buona tisana a tutti!