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European Organic Day 2023: quando la salute del pianeta passa anche per la nostra spesa

21/09/2023
copywriter-ohi-vita
Sostenibilità

“Il 23 settembre è l’equinozio d’autunno, in cui il giorno e la notte hanno uguale durata: un simbolo di equilibrio tra agricoltura e ambiente che ben si adatta alla produzione biologica”: con queste parole Janusz Wojciechowski, commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha lanciato nel 2021 la Giornata europea della produzione biologica. L’obiettivo della ricorrenza consiste nel far conoscere sempre  più e sempre meglio ai consumatori le caratteristiche e i benefici di “un modello in cui la produzione alimentare è realizzata in armonia con la natura, la biodiversità e il benessere degli animali”.

 

E in effetti le ricadute positive del metodo biologico, che si fonda sull’adozione di sistemi naturali di difesa delle colture e l’esclusione dell’impiego di sostanze chimiche, sono molte e ben documentate.

 

I campi a coltura biologica presentano circa il 30 % in più di biodiversità, considerando la flora e la fauna selvatiche, un patrimonio prezioso da cui dipende l’equilibrio degli ecosistemi naturali, gli animali da allevamenti biologici godono di un livello più elevato di benessere e le filiere agroalimentari biologiche si sono rivelate più resilienti nel contesto di crisi climatica che stiamo vivendo.

Gli agricoltori che si dedicano alle produzioni biologiche, inoltre, hanno mediamente redditi più elevati, mentre i consumatori che scelgono prodotti bio sono garantiti circa la qualità di quello che portano in tavola, grazie al logo Euro leaf, la fogliolina verde che certifica il bio in etichetta.

 

L’edizione italiana dell’European Organic Day di quest’anno vede come momento clou della celebrazione la Festa del Bio di Bologna (Palazzo Re Enzo), con il suo fitto programma di eventi, degustazioni e dibattiti di approfondimento per riflettere sul ruolo di produttori, decision maker, amministrazioni locali e consumatori nella diffusione e promozione dell’agricoltura biologica, a partire dalla presentazione dalla nuova campagna istituzionale di comunicazione #IOPARLOBIO, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste e realizzata da Ismea.

 

Se l’attenzione alla salute, prioritaria per gli over 55 anni, e la sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale, diffusa soprattutto tra gli under 34, sono tra le motivazioni principali all’acquisto di prodotti bio, resta il fatto che le indagini più recenti hanno messo in luce come il vero marchio del biologico sia conosciuto soltanto da 1 italiano su 3.  Oltre a essere diffusa una certa sfiducia sul sistema dei controlli, con il 25% dei consumatori che non crede che i prodotti biologici siano privi di residui chimici e il 16% che esprime perplessità sulla “autenticità” delle certificazioni. Tutti fattori che hanno segnato una crescita dei consumi biologici inferiore alle aspettative, complice anche l’inflazione e la maggiore attenzione al carrello della spesa.

 

La campagna #IOPARLOBIO si propone dunque di promuovere, in modo chiaro e accattivante insieme, la conoscenza del valore della produzione biologica, in termini di tutela dell’ambiente, di qualità e sicurezza per il consumatore.

 

Incentrata su spot che hanno come protagonista il noto cantautore, presentatore e comico Elio, insieme ad una webserie per i social network in cui l’attore è affiancato dagli influencer Revee, Carlotta Ferlito e Lulù Gargari, il progetto prevede anche dei video “pillole” dal taglio più informativo, condotti da Luca Sardella. Fino a diventare una vera e propria Call to action con lo slogan“La salute del Pianeta passa dalla tua spesa”.

 

Il biologico è per l’Italia un settore strategico – ha affermato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo -. Il nostro Paese si conferma leader in Europa sia per le superfici coltivate a bio, sia per numero di operatori certificati che continuano ad aumentare. Perché questa crescita possa proseguire è importante che venga accompagnata da un rilancio dei consumi, in particolare della spesa domestica. La campagna ha l’obiettivo di promuovere una migliore conoscenza delle caratteristiche degli alimenti bio Made in Italy evidenziando il loro valore e le ricadute positive per la salute, non solo quella dei cittadini ma anche quella del Pianeta. Spiegare in modo adeguato la qualità dei nostri prodotti e l’affidabilità del sistema dei controlli e certificazioni è il primo passo per favorire un nuovo slancio dei consumi interni”.