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Più frutta e verdura per i bimbi che danno una mano in cucina

15/02/2023
lorenzo-monzo
Educazione Alimentare

Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti in modo giocoso li convince a consumare più frutta e verdura superando il rifiuto per alcuni cibi. Un team di ricercatori del Crea Alimenti e Nutrizione ha portato in evidenza come circa il 95% dei bambini che consuma maggiormente questi alimenti effettua entrambi i pasti principali nel nucleo familiare. Questo, anche perché i bambini (non tutti, ma tanti) rifiutano l’assaggio di alimenti nuovi, soprattutto verdura e frutta. Proprio questa diffidenza verso nuovi alimenti e nuovi sapori può essere superata attraverso strategie educative che passano proprio dal coinvolgimento dei più giovani nella preparazione del pranzo e della cena.

 

Facendoli partecipare in modo giocoso alla pulizia, al taglio e alla disposizione delle verdure nei piatti si offre, infatti, ai bambini una maggiore familiarità con frutta e verdura e una più evoluta consapevolezza dell’importanza di un’alimentazione completa. Un’alimentazione come quella indicata dalla dieta mediterranea che può anche contribuire al controllo del peso perché le fibre di cui sono ricci i frutti e le verdure contribuiscono a rallentare lassorbimento di zuccheri e grassi e apportano un senso di sazietà. In più, i vegetali sono fonte di minerali fondamentali per l’organismo e antiossidanti che aiutano a proteggere l’organismo. Anche perché la dieta mediterranea, oltre ai vegetali dà spazio a cereali, olio di oliva, pesce, semi, legumi, carne bianca, latticini e uova.

 

Proprio per questo la dieta mediterranea si è classificata per la sesta volta consecutiva prima nella classifica annuale delle diete stilata dall’U.S. News&World’s Report’s. Dal confronto tra le 24 diete analizzate, ne è uscita vincitrice proprio perché “varia, gustosa e sana”.

 

È anche risultata la la migliore dieta plant-based, la migliore per la salute delle ossa e delle articolazioni e prima classificata anche come dieta adatta a tutta la famiglia. Insomma, un modello dietetico in grado anche di adattarsi alle altre culture e aree geografiche del mondo.

 

Una dieta che è anche un grande insegnamento per la formazione di una cultura alimentare corretta e soddisfacente, come ben presente anche ai 69 istituti scolastici afferenti a tutto il territorio della Asl Napoli 3 sud, per un totale di 10.469 alunni e rispettive famiglie, che hanno ricevuto e praticato il Gioco della Dieta Mediterranea. Una sorta di Gioco dell’Oca che nasce con l’intento di unire l’educazione alimentare e l’educazione motoria conducendo i bambini alla scoperta dei cibi e dei sapori e facilitando l’apprendimento di uno stile di vita sano e attivo. Stesso intento anche per il progetto EST DIEM – Dieta Mediterranea all’estero, che porta in classe leducazione alimentare attraverso attività divulgative e pratiche per sensibilizzare studenti, insegnanti e famiglie sulla Dieta Mediterranea come modello culturale sano, sostenibile e fondamentale per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Il progetto didattico Dieta Mediterranea come modello, promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, lIstituto Superiore di Sanità e la ASL Città di Torino, punta a offrire agli studenti delle scuole gli strumenti per operare una scelta consapevole e controllata attraverso la proposta di specifici modelli e contenuti didattici relativi proprio ai principi della Dieta Mediterranea.