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Quell’agro e quel dolce che assieme fanno meraviglie: tutto il sapore autentico della caponata di melanzane

21/09/2022
copywriter-ohi-vita
Ricette

Un piatto composto di varie cose. Così si può intendere, fin dalle sue origini, la caponata che è senz’altro una delle preparazioni più rappresentative della cucina siciliana. E, come tanti piatti che affondano la propria tradizione nella storia più antica, anche la caponata racchiude in sé una grande varietà di interpretazioni sull’origine del nome. Si va da una possibile ascendenza spagnola che sembra risiedere proprio nel termine “caponada”

 

fino al chiaro riferimento al pesce capone o lampuga che, avendo una carne apprezzata ma un poco asciutta, veniva condito con alcune salse agrodolci come quella tipica e attuale della caponata.

 

Il popolo, non potendo permettersi quel costoso pesce, pensò bene di sostituirlo con le più economiche melanzane. Infine, una terza tradizione vorrebbe ricondurre il nome di questa pietanza alle caupone, ovvero alle taverne di tradizione latina.

 

La caponata è inserita nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e alimentari e, come tutti i piatti della tradizione italiana, ne esistono tante varianti almeno quanti sono i campanili che svettano in Sicilia. La caponata alterna ingredienti, tagli delle verdure e piccole personalizzazioni di famiglia, spesso molto distanti dalle varianti antiche, soprattutto di tradizione aristocratica, che prevedevano la presenza anche del pesce: alici, sgombri, cefalo, merluzzo, ma anche polipetti, pesce spada e aragoste. Forse la versione più conosciuta è quella palermitana con melanzane tagliate a tocchetti e olive intere, schiacciate e denocciolate. Ma sono decisamente famose anche la ricetta trapanese, quella messinese e quella catanese. La ricetta che proponiamo è una gustosa versione con il tocco ricco e intenso dell’uva passa e dei pinoli.

 

Caponata di melanzane

Ingredienti per 4 persone

  • 1 kg di melanzane
  • 2 coste di sedano
  • 2 cipolle
  • 8 pomodorini privi di semi e sfilettati
  • 20 olive verdi denocciolate
  • 2 cucchiai di capperi
  • 30 g di pinoli
  • 100 g di uva passa ammollata in acqua
  • 2 cucchiai di zucchero
  • Qualche foglia di basilico
  • Olio extravergine d’oliva
  • 60 g di aceto di vino bianco
  • Sale e pepe

 

Procedimento

Tagliare le melanzane a fette spesse e metterle in una ciotola dopo averle cosparse di sale grosso e coperte con un peso. Dopo circa un’ora si possono sciacquare bene e asciugare prima di tagliarle a cubetti e farle friggere nell’olio fino a doratura. Scolarle e metterle a raffreddare.

Tagliare a cubetti il sedano, tritare finemente la cipolla e rosolare il tutto in poco olio. Aggiungere i capperi dissalati e le olive tagliate, lasciare insaporire, poi aggiungere anche i pomodori, le melanzane, il sale, il pepe, l’uva passa, i pinoli tostati prima per qualche minuto in una padella antiaderente senza condimento.

Sciogliere lo zucchero assieme all’aceto e incorporare. A fiamma vivace mescolare fino a quando non scompare l’odore dell’aceto, poi spegnere.

Servire la caponata fredda o tiepida aggiungendo qualche foglia di basilico.