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Sani, buoni e amici del pianeta: più di un italiano su due acquista e apprezza i prodotti a base vegetale

05/07/2022
copywriter-ohi-vita
Sostenibilità

Sei italiani su dieci hanno dichiarato di avere cambiato il proprio modo di mangiare negli ultimi cinque anni, una percentuale che sale al 66% fra gli under 35. È il primo dato interessante di una ricerca condotta da Bva-Doxa per il Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, ovvero la più grande Associazione di rappresentanza diretta di categorie merceologiche nel settore alimentare in Italia e in Europa. Ma in cosa sono cambiate, soprattutto, le abitudini alimentari degli italiani?

 

Quattro italiani su dieci hanno aumentato il consumo di frutta e verdura, mentre tre su dieci hanno ridotto quello di carne, una percentuale che sale al 37% per gli over 55.

 

A guidare i cambiamenti a tavola sono soprattutto la maggiore attenzione alla cura di salute e benessere per il 67% degli intervistati, le ragioni legate all’impatto ambientale del cibo per il 19%, il desiderio di concedersi più sfizi per il 18%, il risparmio economico per il 16%, le ragioni etiche per il 12% e, infine, le allergie/intolleranze per l’11%.

 

Il consumatore è oggi più informato che nel passato. Conosce meglio quali benefici possano derivare da una dieta variegata ed equilibrata, con tante verdure, cereali, alimenti integrali, frutta. E parliamo di benefici che non riguardano solo la propria salute, ma anche quella del Pianeta. Sono sicuramente queste le motivazioni più forti che stanno guidando il cambiamento registrato negli ultimi anni, un cambiamento che ha raggiunto ormai circa 22 milioni di consumatori. I prodotti a base vegetale, i plant-based, sono, infatti, al centro dei pensieri degli italiani: più di uno su due (il 54%) li acquista (il 21% abitualmente, il 33% occasionalmente) e gli under 35 li preferiscono in modo importante proprio grazie alla loro caratteristica di essere meno impattanti di altri alimenti sull’ambiente.

 

Chi acquista prodotti a base vegetale non segue necessariamente una dieta vegana o vegetariana. Stiamo parlando, piuttosto, di persone attente a mantenere un regime alimentare equilibrato e che, per ragioni di salute, ambientali o etiche, scelgono di consumare una maggiore quantità di frutta, verdura e vegetali, riducendo le proteine animali. Persone che, spesso, si definiscono anche come “flexitariani”. Persone, soprattutto, ben informate: oltre 6 su 10 conoscono l’apporto nutrizionale degli alimenti perché leggono sempre le etichette fronte pacco (29%), che si informano approfonditamente al riguardo (17%) o che ne parlano con il proprio medico/nutrizionista (10%).

 

insomma, i prodotti plant-based non sono una moda ma una chiara tendenza, che va incontro alle nuove abitudini alimentari degli italiani. Che, sicuramente, gradiscono le caratteristiche nutrizionali e gli aspetti legati alla salute dei cibi a base vegetale ma non ne disdegnano nemmeno la gradevolezza al palato: solo un italiano su dieci dichiara infatti di non gradirli. Senza dimenticare, appunto e in modo particolare tra i più giovani, la dimensione sostenibile di questi alimenti: un consumatore su due pensa che si tratti di cibi amici dellambiente con una impronta ecologica tra le più basse del mondo alimentare (per il 47%), mentre il 46% del campione li apprezza perché richiedono un minore impiego di risorse naturali, come suolo, acqua ed energia, rispetto agli altri.