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Tutta la sostenibilità della pasta

30/01/2022
copywriter-ohi-vita
Benessere

Al primo gradino della Piramide alimentare che rappresenta la nostra Dieta Mediterranea, patrimonio universale dell’Umanità per i benefici che garantisce, troviamo la pasta, uno degli alimenti, insieme a pane, riso, couscous e altri cereali, che dovremmo consumare quotidianamente per stare bene in salute.

 

La pasta, infatti, con i suoi carboidrati complessi ci fornisce energia a lento rilascio preziosa per affrontare le nostre interminabili giornate, frenetiche e piene di impegni. E, oltre a essere salutare, è anche buona, economica, facile da conservare e veloce da preparare. Tutte proprietà che ne definiscono la piena sostenibilità.

 

La pasta è un cibo che fa bene a noi e anche al futuro del nostro pianeta, per le sostanze nutritive che apporta con un consumo ridotto di risorse naturali e basse emissioni di CO2 nell’ambiente.

 

Nel 2015, un panel internazionale di medici e esperti della nutrizione ha spiegato in dodici punti in che cosa consiste la sostenibilità nutrizionale della pasta dichiarata “un alimento vegetale semplice, con un basso impatto ambientale.

 

Misurando acqua, suolo, aria ed energia, ovvero le risorse naturali necessarie per produrla dalla semina al consumo, emergono costi ambientali molto contenuti rispetto ai benefici nutrizionali che garantisce. L’impegno dei produttori di pasta, inoltre, impegnati nel miglioramento continuo delle performance dell’intera filiera, sta conseguendo l’importante traguardo della riduzione complessiva della sua impronta ambientale.

 

L’ultimo rapporto di sostenibilità di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) ha messo in luce tutti i passi avanti che sono stati fatti. Dal 2008 i consumi di acqua sono diminuiti del 20%, le emissioni di CO2 si sono ridotte del 21% e i rifiuti recuperati sono circa il 95% del totale. Una attenzione crescente è stata dedicata all’imballaggio, che è diventato sempre più facilmente differenziabile ed ecocompatibile.

 

Oggi possiamo dire che dal campo alla tavola, l’impatto ambientale della pasta, compresa la fase di produzione e trasformazione, è davvero contenuto: circa 1 mq globale (vale a dire la misura dell’area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria a rigenerare le risorse consumate durante la produzione) per porzione di pasta (80 grammi) con 150 grammi di emissioni di CO2.

 

L’impatto ambientale della coltivazione del grano costituisce il 37% totale emissioni CO2). Nella fase produttiva della pasta, la trasformazione industriale, compresa la molitura, ha un costo ambientale in termini di emissioni di CO2 pari al 15% del totale, mentre la distribuzione corrisponde al 4%. Il packaging, infine, rappresenta complessivamente il 6% della impronta di carbonio.

 

Ma anche noi a casa possiamo dare il nostro contributo per ridurre l’impatto ambientale di tutto il ciclo della pasta, visto che circa il 38% del totale dell’impronta carbonica della filiera risiede proprio nella cottura. Innanzitutto vanno osservati bene i tempi, perché solo la pasta al dente è davvero salutare, avendo un indice glicemico più basso e una maggiore digeribilità.

 

Per cuocerla va utilizzata solo la quantità d’acqua necessaria, in media 1 litro per 100 grammi di pasta (ma se è corta ne serve il 30% in meno), per portare l’acqua ad ebollizione più velocemente va impiegato il coperchio e il sale va aggiunto solo dopo.

 

Ma la sostenibilità della pasta non sta soltanto nella sua ridotta impronta ambientale, ma anche nelle sue dimensioni economica e sociale. Nel Manifesto “Healthy Pasta Meal”, firmato da venti scienziati e nutrizionisti provenienti da nove Paesi di tutto il mondo, si legge: “La pasta è una scelta sana ed economica, disponibile in quasi tutte le società. La promozione dell’economicità e dell’accessibilità dei piatti a base di pasta può contribuire a superare il pregiudizio secondo cui i cibi sani sono troppo costosi.”

 

Perché la pasta è nutriente senza avere un prezzo elevato, è buonissima anche con un condimento semplice, si prepara velocemente, è gradita a tutte le età, è indicata per tutti gli stili di vita, si può conservare a lungo e senza costi energetici aggiuntivi, ed è un cibo tradizionalmente anti-spreco, basti pensare a ricette famose della nostra tradizione come la pasta ripassata oppure la famosa frittata di spaghetti.

 

E poi che cosa c’è di meglio di un buon piatto di pasta condiviso insieme a parenti ed amici? Se la convivialità ha un gusto, nessuno può mettere in dubbio che sia proprio quello della pasta.