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Un bagno nel Parco del respiro: sull’Altopiano della Paganella per abbattere lo stress e nutrire il corpo di sostanze benefiche

25/05/2022
copywriter-ohi-vita
Benessere

Il verde e il paesaggio di un bosco fanno bene. Forniscono una sorta di nutrimento interiore che produce un senso di benessere all’organismo, favorendo una sorta di rilassamento muscolare e nervoso. Insomma, abbracciare un albero è decisamente un atto salutare: in Australia come nel Nord dell’Europa è diffusa una disciplina vera e propria, che si chiama proprio Tree  hugging e che fa di questo gesto il vero e proprio cardine di una nuova connessione con la natura. La frequentazione di boschi, parchi e giardini attiva in qualche modo una risposta positiva del nostro organismo, riducendone i livelli di stress e proiettandoci dentro un grande senso di pace e tranquillità.

 

In questo senso, i 36 ettari del Parco del respiro di Fai, sull’Altopiano della Paganella in provincia di Trento, raccontano di un posto magico che, al benessere delle faggete unisce le caratteristiche uniche di una concentrazione molto elevata di monoterpeni. Ma cosa sono i terpeni?

 

Sono dei composti organici che contribuiscono a conferire alle piante la loro specifica profumazione, spesso impiegati come aromi e fragranze nella farmaceutica e nella cosmesi. Sono conosciuti per le loro proprietà antiossidanti, analgesiche e ansiolitiche.

 

I terpeni sono, in sostanza, responsabili delle fragranze del bosco e respirarli durante una passeggiata tra gli alberi, meglio se bella lunga, fa bene. Soprattutto in autunno e primavera  quando le piante danno il meglio di sé diffondendo al massimo questi incredibili composti. Stiamo parlando di proprietà naturali che sono state più volte riconosciute anche da ricerche scientifiche come quella del Cnr in collaborazione con il Club alpino italiano, intitolata “Terapia forestale”, Cnr Edizioni 2020.

 

Come propongono al Parco del respiro (www.parcodelrespiro.it) offrendo itinerari che sono veri e propri bagni nella natura: “Il forest bathing è una pratica nata in Giappone col nome di Shinrin Yoku ed è molto diffusa in alcuni Paesi dellestremo Oriente, dove svolge un grande ruolo nella medicina preventiva. Diversi studi scientifici condotti proprio in Giappone e Corea del Sud hanno dimostrato che alcune sostanze volatili, componenti degli oli essenziali prodotti da diverse specie di alberi, se inalate in dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato inducono cambiamenti fisiologici prolungati nel corpo umano come la riduzione dello stress, della pressione sanguigna e l’innalzamento del sistema immunitario”.

 

Ma in cosa consiste questa pratica? Prima di tutto, come abbiamo visto, nella possibilità di intraprendere una bella passeggiata nel bosco, possibilmente ripetuta su più giorni consecutivi. Poi, è meglio scegliere degli itinerari precisi. Nel Parco, infatti, “le aree forestali da considerare per il maggior potenziale emissivo di monoterpeni sono sostanzialmente riconducibili alle aree con predominanza di faggi. Ma la passeggiata produce effetti ancora migliori se combinata con altre attività come lo yoga, la meditazione, l’attività fisica a basso impatto. Insomma, ci sono tutti i presupposti per una vacanza lenta, aperta tanto a un turismo per tutte le età quanto a un coinvolgimento delle scuole per la promozione di un corretto rapporto con la natura.