Torna al blog

Un italiano su due sogna il pisolino dopo pranzo. Aiuta a rilassarsi ma occhio all’abbiocco

13/04/2022
copywriter-ohi-vita
Benessere

Schiacciare un bel pisolino dopo pranzo è un’abitudine che, per le generazioni precedenti a quelle attuali, era piuttosto diffusa. Fino a qualche tempo fa, soprattutto con gli orari di lavori fissi che prevedevano lunghe pause pranzo, non era infrequente tornare a casa, mangiare con la famiglia e poi concedersi quell’oretta, anche meno, distesi nella penombra del salotto, se non proprio direttamente a letto. Al risveglio si tornava energici in ufficio. Poi le cose sono cambiate: i ritmi frenetici, il lavoro lontano da casa, le pause pranzo che spesso diventano altri momenti di lavoro… e il pisolino scivola nel dimenticatoio. Salvo restare in qualche modo nell’immaginario collettivo di tante persone.

 

Un’indagine Swg ha, infatti, indagato sul rapporto tra gli italiani e il desiderio di dormire dopo i pasti e:

 

a più di un italiano su due (52,8%) piacerebbe concedersi durante la giornata un riposino dopo pranzo. Un terzo di essi (36%) considera addirittura fondamentale questo piccolo momento di relax.

 

Il 61% degli intervistati è infatti d’accordo nell’affermare che “dopo pranzo il rendimento è più basso e riposare qualche minuto può aiutare ad essere più produttivi” mentre un intervistato su due vorrebbe poter fare un riposino dopo pranzo. Una sorpresa? Questa abitudine sembra mettere d’accordo tra loro anche generazioni lontane: tra i maggiori fan della siesta post pasto ci sono infatti tanto i millennials (58%) quanto gli over 65. Ma, visti i ritmi di lavoro sempre più contratti e il poco tempo che dedichiamo alla pausa pranzo, a cosa sono disposti a rinunciare gli italiani per poter riposare dopo pranzo? “Il 39% uscirebbe più tardi dal lavoro, soprattutto gli uomini (47.8%), mentre un intervistato su 3 (33%) ordinerebbe volentieri a domicilio per ridurre il tempo del pasto e averne più a disposizione per una pennichella. Il 23% sacrificherebbe addirittura 25 euro dello stipendio mensile, mentre il 22% rinuncerebbe completamente al pranzo”.

 

Quello che veramente temiamo è l’abbiocco, una forma di sonnolenza post prandiale che ci appesantisce le palpebre, ci sommerge di sbadigili e ci farebbe tanto volentieri tornare all’asilo, in quel confortevole momento di riposo collettivo dopo mangiato. Tutto ciò avviene perché la digestione necessita di una grande quantità di energia: il processo digestivo richiede un afflusso di sangue che, ovviamente, è tanto maggiore quanto più abbondante e pesante è stato il pranzo. L’ossigeno diminuisce e con lui anche la concentrazione. Ma dormire, in questi momenti, fa bene o fa male? Di certo non aiuta una corretta digestione ma, soprattutto se non si è fatto un pasto esagerato, il pisolino presenta anche degli ottimi vantaggi. Una mezzoretta di buon riposo può rivelarsi un ottimo modo per rilassarsi, smaltire le preoccupazioni e lo stress, rigenerando le energie per il resto della giornata.

 

Insomma, è anche una questione di abitudine. Se il nostro fisico prende bene il ritmo della siesta dopo pranzo, questo potrebbe rivelarsi un momento di cura del sé importante. Quindi, tornando alla ricerca, non resta che scegliere il luogo migliore in cui celebrare il rito: potendo fare un riposino dopo pranzo, “gli italiani preferirebbero farlo in una stanza dedicata al relax (44%) o, in alternativa, su un divano (26%). Uno su 10 (13%) sceglierebbe di farlo all’aperto, mentre solo il 7% opterebbe per la propria scrivania”.