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Una vera insalata di tradizioni e ingredienti diversi che attraverso la storia arriva puntuale sulle nostre tavole per le feste: l’insalata russa

20/12/2022
copywriter-ohi-vita
Ricette

Noi la chiamiamo insalata russa ma è questo il suo nome anche in Russia? Uno degli antipasti freddi più diffusi anche sulle nostre tavole a Natale è questo grande classico allestito con verdure fragranti e una buona maionese, meglio se preparata in casa. Ed è subito festa. Ma quella che da noi prende il nome di insalata russa, appena si va in Danimarca, Norvegia e Finlandia diventa insalata italiana, in Slovenia e Ungheria insalata francese e in Lituania insata bianca.  Proprio in Russia, viene invece chiamata insalata alla Olivier.

 

Una delle più accreditate origini del nome ne fa infatti risalire la storia a Lucien Olivier, un cuoco belga che nella seconda metà dell’Ottocento aprì un ristorante di cucina francese di lusso a Mosca. Abituato a preparare luculliani banchetti per gli aristocratici della capitale, in un’occasione allestì un grande pasticcio di petti di pernici, quaglie e code di gamberi coperti da maionese, gelatina e con l’aggiunta di tartufi, sottaceti, patate e uova. Insomma, una creazione molto diversa dall’attuale ma che ebbe subito un grande successo al punto di attraversare il tempo accogliendo anche alimenti di grande lusso come caviale e polpa di granchio. Solo dopo la rivoluzione russa del 1917, l’influenza francese in cucina perse di interesse nel Paese e anche gli ingredienti della nostra insalata cominciarono a venire sostituiti con i ben più reperibili pollo al posto delle pernici, carote, piselli in scatola e ancora patate.

 

Ma ci sono tante altre tradizioni che attraversano la storia e riportano l’origine di questa insalata anche in Italia come, ad esempio, quella che a fine Ottocento la colloca alla corte dei Savoia allorquando per omaggiare gli importanti dignitari in visita veniva preparato un piatto simile con la panna come legante di tutti gli ingredienti. Oppure, risalendo fino al Sedicesimo secolo, troviamo  Bona Sforza, figlia del duca di Milano, che diventando regina di Polonia unendosi in matrimonio con Sigismondo I, ebbe in dono dai cuochi di corte un piatto freddo di verdure, poi reso più ricco con l’aggiunta della maionese.

 

Insomma, l’origine di questa preparazione è proprio una bella insalata di tradizioni e possibilità, così come la sua ricetta che registra mille varianti locali e casalinghe che nulla tolgono al suo successo e alla sua esplosione di gusto ogni volta che viene servita. Soprattutto alla Vigilia o per per il giorno di Natale. Ne proponiamo uan versione piuttosto classica e molto saporita…

 

Insalata russa

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 300 g di maionese oppure
  • 2 tuorli freschissimi a temperatura ambiente
  • il succo di 1 limone
  • 250 g di olio di semi
  • 2 cucchiaini di aceto di vino bianco
  • Sale e pepe nero
  • 2 patate lesse
  • 150 g di carote lesse
  • 150 g di piselli lessi
  • 100 g di cetrioli sott’aceto
  • 2 uova sode
  • olio extra vergine di oliva
  • 1 cucchiano di senapa
  • sale e pepe nero

 

Procedimento

Per preparare la maionese aprire i tuorli in una ciotola alta e aggiungere qualche goccia di succo di limone. Con uno sbattitore elettrico a velocità media cominciare a sbattere i tuorli versando l’olio a filo a più riprese e con calma. A metà dell’olio aggiungere il resto del succo di limone e proseguire, poi, di nuovo con l’olio.

Aggiustare di sale e di pepe, aggiungere anche l’aceto sempre mescolando con la frusta.

Tagliare tutte le verdure lessate separatamente e lasciate croccanti a cubetti piccoli, unire i piselli e condire con qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva e 1 cucchiaino di senape.

Amalgamare delicatamente anche le uova sode tagliate a fette spesse per il lungo, poi la maionese e lasciare riposare l’insalata russa in frigorifero per almeno un’ora prima di servirla.