Latte senza lattosio
Valori Nutrizionali
Benessere
Garantisce benessere e salute
Formazione di ossa e denti
Metabolismo cellulare
Veicolo di vitamine
Prevenzione infezioni intestinali
Lo sapevi che
L’allevamento per la produzione di animali da latte è una pratica comune conosciuta fin dal Neolitico. Sin dalla preistoria il latte, ricco di grassi di alta qualità, proteine, zuccheri, vitamine e calcio, poteva infatti essere convertito in tanti prodotti che venivano conservati abbastanza a lungo da consentire di superare i difficili e frequenti periodi di scarsità di cibo.
L’etimologia del suo nome deriva dal vocabolo latino lac e dal corrispondente greco γάλα, che, a sua volta, si ricollega alla più antica radice glu, gla, gal, gar, ovvero onomatopeicamente il deglutire del neonato durante l’allattamento.
Se una persona è noiosissima “fa venire il latte alle ginocchia”, se è ricca e felice “nuota in un mare di latte”, se è spocchiosa, ma troppo giovane d’età, “sa ancora di latte”. La storia del latte è legata alla storia dell’uomo da quando abbiamo cominciato ad allevare gli animali: già 8000 anni fa le popolazioni della Mesopotamia tentavano di addomesticare animali per berne il latte. Una delle più famose attestazioni letterarie dell’antichità sul latte passa dal Canto XI dell’Odissea, in cui Omero rappresenta il ciclope Polifemo all’interno della sua grotta, intento a mungere le pecore:
…Egli sospinse nella vasta spelonca le sue grasse bestie,
tutte quelle che aveva da mungere: i maschi, montoni e
capri, li lasciò di fuori, nella corte cinta dal muro. Levò in
alto un grosso pietrone e lo posò sull’entrata: era di un peso
enorme, neanche ventidue carri solidi, a quattro ruote,
l’avrebbero rimosso dal suolo. Tanto grande era la rupe
scoscesa che egli mise nel vano della porta!
Poi sedeva a mungere le sue pecore, mungeva le capre
belanti, tutto con ordine, e sotto ad ogni madre avviava il
suo piccolo. Subito dopo fece cagliare una metà di quel
bianco latte: lo ammassava e stringeva, e poi lo depose in
canestri di vimini. L’altra metà la mise nei vasi per averne da
bere quando voleva, e anche per servirsene da cena.
Nel mondo si utilizza latte proveniente da varie specie animali: di renna in Lapponia, di bufala in India, Malesia e Ceylon, di zebù in Madagascar e di cammella in Medio Oriente. Le tipologie di latte senza dubbio più diffuse sono quelle di mucca, di capra e di pecora. Galeno, medico del II secolo d.C., attribuiva al latte numerose virtù in grado di aumentare le dimensioni del cervello, portare maggiore benessere e forza ai corpi troppo magri, fare buon sangue, nutrire, donare un bel colore alla pelle e risvegliare gli appetiti di Venere.
Da dove viene
Il latte senza lattosio Ohi Vita è 100% italiano e proviene da una delle prime esperienze di produzione impegnata fin dal 1957 non solo nella raccolta, ma anche nella trasformazione e commercializzazione del latte.
Con solo l’1% di grassi, il latte senza lattosio Ohi Vita ad alta digeribilità è pronto da bere. Appartiene al lavoro dell’unica filiera italiana affidata a un sistema integrato di produzione: l’intero processo di raccolta e lavorazione viene controllato e gestito in stretta collaborazione con i migliori produttori locali. Assieme a loro vengono seguite tutte le fasi di processo, dall’allevamento alla produzione sino alla distribuzione del prodotto finito ai punti vendita.
CHI LO FA PER VOI
Prodotto e confezionato per VéGé Retail S.r.l. da Granarolo S.p.A., Gioia del Colle, BA.
Sostenibilità
La bottiglia del latte senza lattosio Ohi Vita riduce l’utilizzo di nuova plastica perché è costituita per il 20% da plastica riciclata (RPET).
Nel segno della sostenibilità ambientale, la plastica utilizzata per la fabbricazione delle bottiglie, passando per la raccolta differenziata, viene infatti selezionata, igienizzata, trasformata e resa disponibile per nuovi usi.
La produzione del latte della linea Ohi Vita è condotta con l’obiettivo di garantire la massima qualità possibile, la sicurezza dei processi produttivi e la ricerca costante di sostenibilità. Questo significa perseguire il rispetto del benessere animale, una gestione razionale dei consumi idrici, la riduzione di emissioni di CO2 e del complessivo impatto ambientale degli allevamenti.
Come non sprecare
Il latte è un prodotto talmente ricco di proprietà che, anche quando è prossimo alla scadenza, può essere usato in molti modi.
Se mettiamo un po’ di latte in un contenitore e aggiungiamo qualche goccia di limone possiamo lucidare l’argenteria: basta lasciare a mollo per qualche minuto posate e oggetti d’argento e asciugare tutto bene con un panno. L’uso più diffuso del latte, oltre a quello alimentare, è nella cosmesi: mescolando un po’ di latte con due cucchiai di farina d’avena, si ottiene una maschera utile per idratare la pelle ed eliminare rossori ed eventuali irritazioni. Aggiungendo al latte avanzato farina di ceci e farina di avena in parti uguali fino a rendere il composto cremoso, si ottiene un sapone ideale per sgrassare la pelle e idratarla al tempo stesso.
Ma con un po’ di latte avanzato una buona idee potrebbe essere quella di realizzare un frappè, per esempio alla banana. Tagliare due banane a pezzetti e inserirle nel frullatore o nel mixer con due cucchiaini di zucchero, 150 ml di latte freddo da frigo e alcuni cubetti di ghiaccio: frullare fino a che il composto non risulta cremoso e denso.
Smaltire correttamente il packaging di un prodotto è il nostro contributo alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare, che promuove il riutilizzo della materia fin quando è possibile e utile.
La bottiglia, il tappo e l'etichetta sono di plastica.
La capsula è di metallo.
Verifica i sistemi di smaltimento del tuo Comune
Qualità certificata
Per preservarne al massimo la sua qualità, il latte senza lattosio Ohi Vita 100% italiano viene confezionato, distribuito e consumato in prossimità degli stabilimenti produttivi.
Tutto il piacere di un buon bicchiere di latte, a colazione e in ogni momento della giornata. Il latte all’1% di grassi, UHT a lunga conservazione e senza lattosio della linea Ohi Vita consente, infatti, di gustare un prodotto selezionato e 100% italiano. Questo latte si conserva più a lungo nel frigorifero in forza di una particolare tecnologia di microfiltrazione che, assieme alla pastorizzazione a temperatura elevata, permette di preservare maggiormente e in totale sicurezza tutto il gusto e le caratteristiche nutrizionali.
Italiano
I prodotti alimentari contrassegnati dalla bandiera italiana raccontano la qualità legata all'origine nazionale delle materie prime, in un'ottica di promozione e valorizzazione delle nostre filiere produttive agroalimentari.