Mais
Ingredienti
Valori Nutrizionali
Benessere
Per l'intestino
Per l'apparato circolatorio
Per i muscoli e le ossa
Per il cervello
Lo sapevi che
ll nome scientifico del mais è Zea Mays L. e la sua pianta appartiene alla famiglia delle Graminacee. A partire dal Messico e dall’America Latina, il mais si è diffuso in Europa nel Diciassettesimo secolo, attraverso Spagna, Francia, Italia, Penisola Balcanica, Ucraina fino ad arrivare Caucaso.
Le popolazioni precolombiane lavoravano già il mais quando Colombo arrivò sull’isola che battezzò Hispaniola. I nativi si servivano della pianta del mais come ingrediente fondamentale della loro alimentazione: con spighe, foglie e gambi ricavavano bevande alcoliche, preparavano lo zucchero, nutrivno il bestiame e ricoprivano i tetti delle capanne, mentre le pannocchie venivano abbrustolite sul fuoco e macinate fino a ricavarne una farina. Questa pianta era talmente importante che la tradizione Maya raccontava come gli esseri umani, nella loro ultima e più perfetta incarnazione, fossero stati creati proprio a partire da un impasto di farina di mais e acqua. Quando arrivò in Europa, il mais venne inizialmente coltivato in alcune zone dell’Andalusia, della Francia e dell’Italia.
A metà del Cinquecento la sua coltura era talmente fiorente da diventare la base dell’alimentazione dei contadini di tutta la Pianura Padana. Furono loro i primi a chiamarlo granoturco, così da indicare la sua origine misteriosa e lontana. Nella cultura popolare il mais viene celebrato in tanti libri e poesie come ne Le pannocchie di Ada Negri che comincia così…
Or che il granturco fu raccolto, a gara
le massaie hanno appeso in molte file
alle rozze verande le pannocchie.
Splendono le pannocchie sui graticci
di legno, gialle, d’un bel giallo ardente
ch’è quasi rosso, fitte di rotondi
chicchi, liete allo sguardo e liete al cuore…
Da dove viene
L’Unione Europea è il terzo produttore mondiale di mais. Oltre a Francia, Romania e Russia, l’Ungheria, Paese da cui proviene il mais biologico Ohi Vita, è tra i maggiori esportatori al mondo.
Il mais è uno dei cereali più prodotti e consumati a livello mondiale. Viene utilizzato soprattutto per l’alimentazione, oltre che nella produzione di biocarburanti, per estrarre amido, olio e altre sostanze destinate a utilizzi industriali. In Europa il mais ha radicato importanti produzioni e tradizioni secolari che si riverberano nelle preparazioni della cucina locale di tanti paesi. Ma il mais rappresenta una preziosa risorsa economica anche per l’Italia: è alla base dell’alimentazione zootecnica da carne e da latte, oltre che essere la materia prima di uno dei nostri piatti della tradizione, la polenta. Sta inoltre acquisendo sempre più valore, assieme al riso, nelle diete gluten-free.
CHI LO FA PER VOI
Prodotto e confezionato per VéGé Retail S.r.l. nello stabilimento di Monostorpalyi Ut 92, Debrecen, Ungheria.
Sostenibilità
Scegliere con cura l’areale di coltivazione, le varietà impiegate, le densità di semina e la migliore gestione del terreno sono tutti fattori che puntano a garantire il benessere e la sostenibilità ambientale del mais biologico.
Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano l’agricoltura biologica è l’utilizzo di risorse rinnovabili nell’ambito di sistemi agricoli organizzati e prevedono rotazioni colturali e il divieto di uso di sostanze di sintesi (fertilizzanti, fitosanitari, antibiotici) e di OGM. La filiera delle attività, delle tecnologie e delle risorse che portano alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura del mais bio Ohi Vita consente di ricostruire la storia del prodotto dalla semina alla raccolta sino al punto vendita: tutti i passaggi e i processi sono tracciati, controllati e verificati secondo un insieme di regole che disciplinano il cammino del prodotto nel suo percorso verso il consumatore finale.
Come non sprecare
Se non si consuma interamente, il mais avanzato deve essere travasato in un contenitore ermetico e consumato entro due giorni.
Un’ottima zuppa parte da un soffritto di carote e porri a cui aggiungere patate a dadini e brodo per quindici minuti circa. A questo punto, aggiungere nella casseruola anche un barattolo di mais con tutto il liquido e proseguire con la cottura per altri 10 minuti. Sarà sufficiente a fine cottura passare tutto al Minipimer così da ricavare una crema fluida e densa al punto giusto. Aggiustare di sale e pepe con un giro di olio extra vergine di oliva e un pizzico di prezzemolo lavato e tritato e il gioco è fatto.
Smaltire correttamente il packaging di un prodotto è il contributo che ciascuno di noi può dare alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare, che promuove il riutilizzo della materia fin quando è possibile e utile.
Il barattolo è di acciaio.
L'etichetta è di carta.
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Qualità certificata
Ottenuto esclusivamente da sementi biologiche rigorosamente selezionate, il mais Ohi Vita è certificato dal logo Euro Leaf che ne attesta la corrispondenza agli standard di qualità europei.
Il mais biologico certificato viene coltivato senza uso di pesticidi, prodotti chimici, attraverso un ciclo produttivo realizzato nel rispetto dell’ambiente e delle persone, in grado di non alterare le naturali caratteristiche del prodotto. Per coltivarlo occorre realizzare un sistema agricolo autosufficiente, che attinge dalle risorse locali, oltre che salvaguardare l’ambiente e la naturale fertilità del suolo, senza dimenticare di eliminare ogni forma di inquinamento presente sui terreni agricoli al fine di produrre alimenti di elevata qualità nutritiva.
Biologico
L’agricoltura biologica, disciplinata dai Reg. CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008, è basata sulle migliori pratiche ambientali, la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.