Polpa di pomodoro
Ingredienti
Valori Nutrizionali
Benessere
Antiossidante
Protettiva
Poco calorica
Aiuta il sistema immunitario
Stimola la diuresi
Lo sapevi che
La storia del pomodoro da salsa nel nostro Paese risale almeno a un paio di secoli fa, anche se, come frutto, il pomodoro venne portato in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Tomatl è il suo nome azteco, una radice rimasta in uso nelle lingue come lo spagnolo e l’inglese.
Il pomodoro deve però il suo nome al pomo d’amore, in quanto un tempo considerato afrodisiaco e pomo d’oro, per l’allora larga diffusione di una varietà di pomodori dal colore giallo.
Il primo sugo a base di polpa di pomodoro viene tradizionalmente attribuito agli Aztechi, anche se in realtà si tratta di una salsa preparata sì con i pomodori, ma anche con peperoncini, semi di zucca, cipolle e spezie varie. Una volta raggiunta l’Europa, il pomodoro all’inizio non viene considerato come alimento, ma coltivato solo come pianta ornamentale perché si ritiene che sia nocivo per la salute. È nel pieno del ‘600 che il pomodoro raggiunge le tavole dell’allora città borbonica di Napoli e che diventa un cibo popolare anche per le sue caratteristiche di prodotto economico e facilmente reperibile. La pratica delle conserve prende, invece, avvio nel Settecento quando i contadini italiani cominciano a essiccare i pomodori al sole prima di trasformarli in salsa. Per avere una vera e propria conserva, bisognerà attendere, di lì a poco, l’invenzione del metodo di sterilizzazione dei barattoli a chiusura ermetica di Nicolas Appert.
L’Ode al pomodoro di Pablo Neruda invita alla sua celebrazione e comincia così:
La strada
si riempì di pomodori,
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due
metà
di un pomodoro,
scorre
per le strade
il succo.
In dicembre
senza pausa
il pomodoro,
invade
le cucine,
entra per i pranzi,
si siede
riposato
nelle credenze,
tra i bicchieri…
Da dove viene
Dall’amore per la natura, tutto il rispetto delle tradizioni che affondano le proprie radici nella Valle del Sarno, considerata l’area dell’Oro Rosso per l’abbondanza di coltivazioni di pomodoro.
Nella valle del fiume Sarno, tra le pendici del Vesuvio e gli influssi del vicino mar Tirreno, un territorio fertile e prolifico si offre alla bontà delle sue creazioni, la più celebre delle quali è senz’altro il pomodoro. Compatti, poco acquosi e con pochi semi, questi straordinari frutti ricavano tutta la loro forza dal sole: basta una cottura veloce per ottenere una polpa deliziosa, imbottigliata e inscatolata ancora fragrante e in tutta la sua meravigliosa espressività.
Feger, l’azienda che produce la polpa di pomodoro della linea Ohi Vita, opera ad Angri, in provincia di Salerno, dal 1962. Dapprima specializzata nella trasformazione del pomodoro, nel corso degli anni, l’azienda ha diversificato la sua produzione ponendo particolare interesse per lo sviluppo del biologico, tanto da lanciare nel 2008 una linea di produzione bio in continuo ampliamento.
CHI LO FA PER VOI
Prodotto e confezionato per VéGé Retail S.r.l. da Feger S.p.A., Angri, SA – etichettato da Defiap S.p.A., Scafati, SA.
Sostenibilità
La polpa di pomodoro prodotta per Ohi Vita è conforme al metodo di produzione biologica secondo le normative del settore, nel rispetto della sostenibilità ambientale e del benessere dell’uomo.
Con l’equilibrato impiego di tecniche agronomiche e irrigue, con una coltivazione senza uso di OGM e sostanze chimiche di sintesi, i pomodori utilizzati in questo prodotto della linea Ohi Vita sono coltivati nel rispetto dell’ecosistema naturale e conservano intatte tutte le loro proprietà nutritive a vantaggio di un’alimentazione sana, equilibrata e salutare.
Adottare soluzioni strategiche sempre più sostenibili rappresenta una delle sfide delle filiere agroalimentari a vantaggio dei consumatori di oggi e di domani. La polpa di pomodoro Ohi Vita è prodotta nel rispetto del territorio da cui originano, riducendo al minimo l’impatto ambientale anche in termini di contenimento dei consumi idrici ed energetici.
Come non sprecare
Invece di preparare il sugo ogni volta che si cucina la pasta, si può, per esempio, utilizzare uno o più barattoli di polpa di pomodoro bio Ohi Vita e conservare il sugo in barattoli di vetro chiusi ermeticamente, da congelare o da tenere in frigorifero per qualche giorno.
Tagliare una grossa cipolla a fettine sottile (a piacere anche una carota e un gambo di sedano). Fare soffriggere il trito in pochi cucchiai d’olio d’oliva, aggiungere 2 scatole di polpa di pomodoro bio Ohi Vita, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico e fare cuocere il sugo per una ventina di minuti, fino a quando sarà denso. Riporlo ancora caldo nel barattoli di vetro e chiuderli ermeticamente facendoli raffreddare capovolti. Congelare o conservare in frigo fino a una settimana.
Un’altra idea per non sprecare nulla è quella di realizzare con la polpa avanzata una vellutata di pomodoro, facile e gustosa. Tritare assieme una cipolla e un porro, rosolare in pentola con qualche cucchiaio di olio di oliva aggiungendo anche uno spicchio d’aglio. Inserire la polpa di pomodoro bio Ohi Vita e del brodo, cuocere per una trentina di minuti. Al termine, frullare e aggiungere, a piacere, della panna da cucina, del formaggio spalmabile o del Parmigiano.
Smaltire correttamente il packaging di un prodotto è il nostro contributo alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare, che promuove il riutilizzo della materia fin quando è possibile e utile.
Il barattolo è di acciaio.
L’etichetta è di carta.
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Qualità certificata
I pomodori della linea Ohi Vita sono un prodotto 100% italiano e sono coltivati secondo il metodo biologico, che esclude l’impiego di sostanze chimiche nocive e contribuisce alla tutela della fertilità dei suoli.
La coltivazione biologica assicura il rispetto di criteri di qualità molto stringenti, che escludono l’utilizzo di concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi e OGM. La polpa di pomodoro Ohi Vita è certificata con il marchio logo Euro leaf che identifica i prodotti biologici che corrispondono agli standard europei.
Biologico
L’agricoltura biologica, disciplinata dai Reg. CE n. 834/2007 e CE n. 889/2008, è basata sulle migliori pratiche ambientali, la tutela della biodiversità e delle risorse naturali.
Italiano
I prodotti alimentari contrassegnati dalla bandiera italiana raccontano la qualità legata all'origine nazionale delle materie prime, in un'ottica di promozione e valorizzazione delle nostre filiere produttive agroalimentari.